Il Ministero dello Sviluppo Economico ha inserito il colosso del commercio elettronico Amazon tra gli operatori postali autorizzati a svolgere la propria attività nel nostro Paese. Questo significa che l’azienda di Jeff Bezos potrà avvalersi di una propria rete di consegna diretta senza dover ricorrere per questo motivo ai servizi di Poste Italiane.
Per la precisione, gli operatori riconosciuti dal dicastero guidato da Luigi di Maio sarebbero le controllate Amazon Italia logistica e Amazon Transport. La loro conversione in soggetti abilitati eviterà alla compagnia di dover pagare un’altra sanzione come quella da 300 mila Euro comminata a suo danno lo scorso agosto dall’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni).
Tale multa era stata l’esito di una procedura scattata in seguito all’accusa di operare abusivamente sul territorio nazionale, effettuando in questo modo un’attività di consegna diretta delle merci ordinate tramite la sua piattaforma per la quale la divisione italiana dell’azienda non aveva conseguito il riconoscimento legale richiesto.
Dato che quanto avvenuto aveva riguardato un settore nevralgico per il business di Amazon, quello della logistica, il gruppo avrebbe decisio di regolarizzare rapidamente la propria posizione inoltrando la necessaria istanza di registrazione al MiSE. La domanda, inviata lo scorso ottobre, sarebbe stata dunque approvata in tempi brevi.
Grazie all’autorizzazione ricevuta, la società potrà organizzare una rete utilizzabile anche per gli articoli di terze parti commercializzati tramite il suo Web store, avrà inoltre la possibilità di gestire in piena autonomia dei punti di recapito. In generale Amazon potrà svolgere qualsiasi attività che sia inquadrabile come servizio postale.