Amazon ha approfittato del Black Friday per comunicare i risultati di una rilevazione dedicata alla sicurezza nell’e-commerce: le false conferme degli ordini sarebbero alla base del 50% delle truffe incentrate sulle identità fasulle. Ciò a causa di utenti malevoli che comunicano con i consumatori fingendo di parlare a nome di store online come appunto quello di Seattle.
A confermare tale dato sarebbe stato Dharmesh Mehta, responsabile della divisione Selling Partner Services di Amazon, il quale, pur sottolineando il fatto che tali truffe si svolgono esternamente rispetto alla piattaforma, ne ha comunque evidenziato l’importanza sia per quanto riguarda la tutela degli utenti che per l’immagine di un’azienda come Amazon.
Questo tipo di attacchi si svolgono generalmente tramite un’email dove l’utente viene informato di avare effettuato un ordine, cliccando sui link presenti nel messaggio (ad esempio quello per l’annullamento dell’ordine o quello per contattare l’assistenza) si giunge spesso ad una pagina in cui vengono richiesti dati personali o numeri di carte di credito.
Per questo motivo Amazon ha sviluppato alcune funzionalità a disposizione dei propri utilizzatori che permettono di capire se un determinato contenuto, come una pagina Web o un messaggio SMS o di posta elettronica, è stato effettivamente inviato dalla compagnia. In ogni caso è sempre bene fare riferimento a siti Web e applicazioni ufficiali.
Le dimensioni del fenomeno sarebbero al momento rilevanti: dall’inizio del 2022 i truffatori denunciati alle autorità sarebbero stati oltre 100, a ciò si aggiunga la chiusura di circa 10 mila numeri telefonici e di ben 20 mila siti Internet appositamente confezionati per condurre attività di phishing con le quali raggirare gli utenti per sottrarre informazioni sensibili e denaro.