Menlo Park ha comunicato nelle scorse ore i risultati conseguiti da Facebook Workplace dal 2016, anno in cui venne lanciata online, fino ad oggi. La piattaforma è sostanzialmente un servizio offerto alle imprese e ai professionisti che permette di sfruttare le funzionalità social del Sito in Blue per il networking e lo sviluppo di progetti in ambito collaborativo.
Nel corso dell’ultimo anno, complice anche il passaggio di milioni di lavoratori in modalità smart working, il numero di utenti che hanno deciso di utilizzare Workplace sarebbe aumentato del 40% raggiungendo quota 7 milioni di unità. Si tratta di un traguardo importante considerando il fatto che la piattaforma prevede l’accesso a pagamento.
Stando a quanto dichiarato in proposito da Mark Zuckerberg, il successo di Workplace sarebbe dovuto anche alla sua particolare genesi, esso infatti nacque come una piattaforma interna per la gestione dei flussi di lavoro per poi diventare un vero e proprio servizio oggi utilizzato da realtà come l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), Spotify e Starbucks.
Workplace è cresciuto proprio in un momento in cui soluzioni per alcuni versi alternative come Zoom, Google Meet e Microsoft Teams hanno raccolto anch’esse milioni di utenti in tutto il Mondo, i risultati della proposta di Facebook sono nettamente inferiori dal punto di vista numerico ma sufficientemente incoraggianti per gli investitori.
Quando si parla di Menlo Park le maggiori perplessità, a torto o a ragione, riguardano la privacy, per questo motivo Wokplace non avrebbe festeggiato soltanto ingressi importanti nella sua infrastruttura ma anche l’abbandono di alcuni nomi rilevanti, tra questi ultimi è possibile citare il CERN, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare, i cui responsabili non erano abbastanza sicuri riguardo alle modalità di trattamento dei dati.