Secondo il report "5G action plan review for Europe" realizzato da Analysys Mason per conto di Ericsson e Qualcomm, il 5G dovrebbe generare in Italia un giro d’affari pari a circa 14 miliardi di euro, oltre il doppio rispetto ai 6 miliardi di euro che dovranno essere investiti nel nostro Paese per attivare un’infrastruttura di rete compatibile con questo standard.
Complessivamente in Europa le connessioni di ultima generazione dovrebbero produrre valore per circa 210 miliardi di euro contro investimenti per 46 miliardi di euro, un dato nettamente migliore rispetto a quello della Penisola dove il rapporto tra costi e benefici dovrebbe essere pari a 2.2 contro il 4.5 generato in tutto il Vecchio Continente.
Esistono infatti realtà come la Svizzera dove il 5G dovrebbe restituire circa 15 volte l’investimento effettuato, ottimi anche i risultati per i Paesi Bassi (quasi 10 volte), l’Irlanda (8.3), la Danimarca (quasi 8 volte), la Germania e il Belgio (7.5). L’Italia farebbe meglio soltanto del Portogallo (con 1.9) ma peggio di economie meno sviluppate come Bulgaria, Croazia e Cipro.
In Italia saranno le PA e I settori della Smart Rural e Smart Production & Logistics ad ottenere i maggiori benefici
Sempre secondo lo studio i risultati migliori dalla diffusione del 5G saranno conseguiti da comparti come "Production & Logistics", "Smart Rural", "Smart Urban" e "Smart Public Services" con performance particolarmente elevate soprattutto per i primi 2 settori che dovrebbero maturare rispettivamente valore per 70 e 50 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il caso specifico dello Stivale il dato più interessante dovrebbe essere ottenuto invece dallo Smart Rural con quasi 7 miliardi di euro e dalla Smart Production and Logistics con poco meno di 5.5 miliardi. Le migliori performance dovrebbero essere però ottenute dai pubblici servizi per i quali ogni euro investito dovrebbe generare un valore 6 volte superiore.