Nelle scorse ore l’Unione Europea avrebbe multato Meta per violazione del GDPR (General Data Protection Regulation), la normativa generale per la protezione dei dati personali. La somma stabilita sarebbe abbastanza ingente, ben 405 milioni di euro, mentre per quanto riguarda le motivazioni della sanzione esse riguarderebbero le impostazioni della privacy per i bambini su Instagram.
Le contestazioni avrebbero coinvolto in particolare gli account dei minori con contenuti commerciali che in alcuni casi avrebbero esposto pubblicamente informazioni sensibili come indirizzi di posta elettronica e recapiti telefonici. A ciò si sarebbe aggiunto il problema della visibilità pubblica dei nuovi account, anche quando attivati da non maggiorenni.
I portavoce del social network avrebbero difeso prontamente le proprie posizioni sottolineando come le impostazioni finite sotto la lente d’ingrandimento della UE sarebbero state modificate già da tempo, per la precisione da circa un anno, garantendo una maggiore protezione delle informazioni private, siano esse di adulti come di adolescenti.
Nello specifico dei minori, ora al momento dell’iscrizione su Istagram gli account verrebbero impostati automaticamente come privati proprio per impedire che le informazioni personali degli utenti diventino visibili. Nello stesso modo un adulto non ha la possibilità di inviare un messaggio diretto ad un minore se quest’ultimo non è un suo follower.
è comunque possibile che gli avvocati del gruppo capitanato da Mark Zuckerberg decidano di presentare ricorso contro la decisione delle autorità europee, per il momento la sanzione comminata si presenterebbe come la seconda più elevata di sempre per violazione del GDPR e la terza in assoluto tra quelle che Meta sarebbbe stata obbligata a pagare.