I laboratori di Mountain View hanno messo a disposizione degli utilizzatori ben 11 patch per la correzione di errori e vulnerabilità a carico del browser per la navigazione Web Google Chorme; l’applicazione installerà automaticamente gli aggiornamenti forniti.
La distribuzione di queste patch è il risultato di una recente "caccia al bug" con tanto di "taglia" inaugurata dal motore di ricerca più grande della Rete, Google ha infatti messo in palio cifre tra i 500 e i 2.000 dollari come premio per ogni vulnerabilità scovata.
Per gli sviluppatori da Mountain View non vengono però soltanto buone notizie, infatti la possibilità di creare applicazioni ed estensioni di terze parti per Google Chrome sarà ora condizionata al pagamento di una vera e propria "tassa": 5 dollari a testa.
Il poco simpatico balzello, per altro particolarmente economico e da pagare una volta per sempre, servirà a Google come filtro per disincentivare la partecipazioni di sviluppatori malintenzionati dal partecipare alla comunità che si raccoglie attorno a Chorme.