Con il termine Wildcard (o meta carattere) in informatica si fa riferimento ad un particolare carattere che, quando inserito in una stringa, non rappresenta "se stesso" ma un altro carattere o una sequenza di altri caratteri.
L’asterisco
Tra le Wildcards il più famoso è certamente l’asterisco (*) il quale è detto carattere Jolly o operatore di troncamento. Questo carattere viene utilizzato per indicare "nessun carattere" "qualsiasi carattere" o "qualsiasi sequenza di caratteri".
A cosa servono le wildcards?
Attraverso l’uso delle wildcards è possibile effettuare ricerche all’interno di sistemi informatici come, ad esempio, banche dati. L’utilità dei meta caratteri è evidente quando non si conosce esattamente ciò che si sta cercando o si desidera visualizzare.
Si faccia un esempio e si supponga di voler cercare, all’interno di una biblioteca, tutti i libri sulla musica. In questo caso, qualora il sistema informatico supporti la ricerca mediante wildcards, potremo digitare per il campo "titolo del libro" la seguente stringa:
*music*
Così facendo otterremo una serie di risultati il cui titolo potrebbe essere "History of music", "Glossario della musica", "Il manuale del musicista", ecc.
In pratica l’asterisco sarà idoneo ad essere identificato, dal sistema informatico che effettua la ricerca, con ogni lettera o seuqenza di lettere consentendo di effettuare selezioni ad ampio spettro.
Un altro caso tipico di utilizzo del metacarattere asterisco riguarda le ricerche di file all’interno del filesystem. Nei sistemi Unix Like, ad esempio, è possibile cercare tutti i file con una data estensione utilizzando, appunto, il metacarattere * in questo modo:
find -name '*.jpg'
In questo caso abbiamo impostato una ricerca per tutti i file, nella posizione corrente, aventi come estensione JPG.