L’argomento non è sicuramente divertente ma riguarda le tasche di milioni di Italiani e, nello specifico, le tariffe telefoniche. Parliamo del DDL Concorrenza 2025 e più precisamente di un emendamento, il 9.0.113, con il quale i contratti stipulati con i fornitori di servizi telefonici potrebbero prevedere una clausola di adeguamento automatico dei prezzi in base all’inflazione.
Cosa è la clausola di adeguamento automatico all’inflazione
Il testo del DDL S. 1578 recita chiaramente:
“I contratti per adesione stipulati con gli operatori di comunicazione elettronica possono prevedere una clausola di adeguamento automatico dei prezzi, in misura corrispondente all’aumento dell’indice annuale dei prezzi al consumo, eventualmente incrementato di un coefficiente predeterminato e reso noto all’utente prima della sottoscrizione del contratto.“
In sostanza l’adeguamento dovrebbe essere previsto già da contratto ed essere calcolato in base alla variazione del tasso d’i ‘inflazione. L’aumento delle tariffe telefoniche potrebbe essere però ancora più elevato in quanto legato anche da un (eventuale) “coefficiente predeterminato” da comunicare al cliente prima dell’adesione.
Da notare poi che, secondo l’emendamento:
“La variazione dei prezzi, in applicazione di una clausola di adeguamento automatico prevista nel contratto accettato dall’utente, non costituisce modifica delle condizioni contrattuali“.
Quando potrà essere effettuato l’adeguamento delle tariffe telefoniche?
Secondo quanto previsto dall’emendamento l’adeguamento dei prezzi potrà essere effettuato non più di una volta l’anno e avrà effetto sui prezzi applicabili per i 12 mesi successivi. Gli operatori dovranno fornire agli utenti finali un’informativa trasparente e completa in merito all’adeguamento dei prezzi previsto nel contratto, con almeno due mesi di anticipo rispetto alla data prevista per l’applicazione.
I prezzi applicati in virtù di una clausola di adeguamento automatico non potranno essere oggetto di proposte di modifica unilaterale da parte degli operatori, limitatamente al periodo di validità dei prezzi stessi, se non nel caso dell’applicazione di condizioni più favorevoli per l’utente.
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