Google ha confermato una riduzione temporanea dei limiti per l’utilizzo gratuito del modello di generazione immagini Nano Banana Pro. Questa decisione sarebbe stata causata dall’incremento della domanda registrata nel corso delle ultime settimane. Gli utenti non paganti potranno generare fino ad un massimo di due immagini al giorno rispetto alle tre concesse in precedenza.
Le troppe richieste impattano anche su Gemini 3 Pro
Mountain View ha precisato che questi limiti potranno variare in base al carico dei server e che verranno ripristinati quotidianamente. Si tratta infatti di una modifica che punta a mantenere la stabilitร del servizio durante periodi di utilizzo piรน intenso. Come il lungo weekend festivo di fine novembre, in cui l’uso di strumenti di AI generativa tende a crescere in modo rilevante.
Oltre alle restrizioni su Nano Banana Pro Google starebbe introducendo limiti simili per l’uso gratuito del modello Gemini 3 Pro. Gli utenti senza abbonamento avranno un accesso di base con limiti giornalieri soggetti a modifiche piรน o meno frequenti.
Subito dopo lancio, avvenuto il 18 novembre, Google aveva garantito cinque prompt gratuiti al giorno per gli utenti standard. In pratica quanto giร offerto dalla versione Gemini 2.5 Pro. Il gran numero di richieste ha spinto perรฒ l’azienda a rivedere temporaneamente le soglie di utilizzo in modo da privilegiare la stabilitร del sistema per gli abbonati.
Gli utenti dei piani Google AI Pro e AI Ultra non noteranno alcuna variazione e i loro limiti resteranno fissati rispettivamente a 100 e 500 prompt al giorno.
Non solo Nano Banana ha problemi di traffico
Le limitazioni introdotte da Google seguono un trend giร visto nel settore: aziende come OpenAI hanno adottato strategie simili per gestire i picchi di traffico. Anche ChatGPT, infatti, aveva rimodulato la distribuzione della funzionalitร di generazione immagini per i profili gratuiti dopo una richiesta superiore alle aspettative per poi reintrodurla una volta stabilizzato il sistema.
La restrizione di Google รจ quindi una misura temporanea per garantire prestazioni ottimali in attesa che l’infrastruttura venga adeguata a supportare un maggior numero di richieste di elaborazione.

