I responsabili di Mountain View hanno deciso di modificare le policy previste dal programma partner attivo sulla piattaforma per il videostreaming YouTube, alcune delle revisioni effettuate sono particolarmente importanti dal punto di vista della monetizzazione perché riguardano la possibilità o meno di inserire advertising nei filmati.
Tra le regole che probabilmente creeranno qualche dispiacere presso i partner vi è per esempio quella che oggi consente l’inserimento della pubblicità ai soli canali che contano almeno 10 mila visualizzazioni; tale direttiva sarebbe stata concepita con lo scopo di salvaguardare coloro che producono i contenuti di maggiore qualità e popolarità.
Restringendo la platea di coloro che possono accedere agli strumenti per la monetizzazione dei contenuti, i gestori del servizio avranno la possibilità di controllare molto più facilmente l’attività dei canali YouTube e, quindi, di isolare quelli che eventualmente operano in violazione con le linee guida previste per i publisher.
L’attività di revisione e verifica operata dalla sussidiaria di Google sarà obbligatoria e i titolari dei canali non potranno sottrarsi ad essa, pena l’esclusione; va comunque sottolineato che coloro i quali hanno già maturato delle entrate, ma non rientrano nei limiti imposti dalle nuove policy, vedranno comunque riconosciute le proprie spettanze.
YouTube starebbe agendo in risposta alle istanze di diversi inserzionisti, e tra questi ultimi vi sarebbero alcuni marchi noti a livello globale, che avrebbero richiesto di non vedere il proprio brand associato a determinate tipologie di contenuti. A tal proposito basti citare la Disney che chiuse ogni rapporto con lo YouTuber PewDiePie accusato di aver pronunciato alcune battute antisemite.