Come è noto Windows 11 non può essere installato su tutti i PC che permettevano o permettono di utilizzare Windows 10, questo perché l’ultimo sistema operativo della Casa di Redmond prevede dei requisiti in termini di configurazione hardware, sicurezza e prestazioni che attualmente non tutti i terminali in circolazione possono garantire.
Nello specifico la piattaforma richiede un processore con architettura a 64 bit da almeno 1 GHz con 2 o più core, 4 GB di memoria RAM, non meno di 64 GB di spazio per l’archiviazione, un firmware compatibile con UEFI e Secure Boot, un modulo TPM (Trusted Platform Module) 2.0 attivo e una GPU compatibile con DirectX 12 o versione successiva.
Ma quanti sono attualmente i computer incompatibili con Windows 11? Secondo uno studio svolto dai ricercato di IT Riverbed soltanto in ambito aziendale ben il 12% dei PC risulterebbe del tutto tagliato fuori dall’aggiornamento, un altro 23% potrebbe essere aggiornato con qualche adattamento ma rimarrebbe oltre 1 terminale su 10 privo di almeno un requisito fondamentale per la migrazione.
Windows 10 smetterà di essere supportato nel 2025
Per chi possiede questi computer esistono soltanto due soluzioni, una molto più costosa dell’altra. La prima prevede di sostituire il PC e di comprarne uno nuovo con Windows 11 preinstallato o che permetta il passaggio ad esso, la seconda, più attendista, prevede di continuare ad utilizzare Windows 10 il cui ciclo di vita si esaurirà il 14 ottobre 2025 (versioni Home e Pro).
Potranno passare più facilmente a Windows 11 coloro che devono adattare soltanto i requisiti relativi allo storage e alla memoria RAM, dotazioni che comunque richiedono una spesa in caso di upgrade, mentre per quanto riguarda le altre specifiche l’acquisto di un nuovo terminale potrebbe rivelarsi più conveniente rispetto alla sostituzione di alcuni pezzi.