Nelle scorse ore i portavoce di Microsoft hanno reso noto che il sistema operativo Windows 11 supporterà nativamente i formati ZIP, RAR, TAR e GZ per la gestione degli archivi compressi. Tale notizie è stata accolta con favore dagli utenti che fino ad ora hanno dovuto utilizzare applicazioni di terze parti come WinZip, WinRAR o 7Zip per lo stesso scopo.
La portata di questa novità è stata però ridimensionata di recente da Louise Cusworth, dirigente a capo della divisione vendite di WinRAR, secondo le cui dichiarazioni Windows 11 permetterà unicamente di aprire i file RAR mentre per creare un nuovo archivio sarà comunque necessario utilizzare il software shareware sviluppato da Eugene Roshal.
Le dichiarazioni della portavoce di WinRAR (il nome è un acronimo di "Roshal ARchive") sono supportate dal fatto che per il loro progetto gli sviluppatori di Microsoft hanno utilizzato la libreria Open Source Libarchive. Scritta in C, quest’ultima supporta anche gli archivi RAR ma solo in modalità lettura, quindi consente soltanto di aprirli. Può invece accede in scrittura ai file Zip.
Cusworth ha sottolineato inoltre che se da una parte WinRAR è onorata dell’interesse di Redmon per il suo formato, dall’altra l’iniziativa di quest’ultima avrebbe creato qualche preoccupazione. Del resto parliamo di una realtà che esiste dal 1995 e che basa il suo intero modello di business sull’implementazione di un algoritmo proprietario.
I primi utenti a poter sfruttare il supporto nativo per i più popolari formati di compressione saranno quelli che hanno aderito al programma Insider che con cui testare in anteprima le novità di Windows, per quanto riguarda invece il lancio ufficiale della feature si dovrà attendere fino a settembre quando verrà rilasciato un aggiornamento apposito.