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WhatsApp: tante novità dedicate ai chatbot AI

WhatsApp sta introducendo nuove funzionalità con l’ultimo aggiornamento beta per Android (versione 2.25.3.2) rilasciato tramite il Google Play Beta Program. Una delle principali innovazioni in fase di sviluppo riguarda una nuova schermata di benvenuto per la scheda dedicata ai chatbot AI che sarà disponibile in un aggiornamento futuro.

Una schermata di benvenuto per i chatbot AI

Poco tempo fa Meta aveva annunciato lo sviluppo di una scheda specifica per le chat basate sull’intelligenza artificiale, destinata a sostituire “Community” nella barra di navigazione. Questa nuova sezione consentirà agli utenti di interagire con vari strumenti AI progettati per la produttività, la creatività e l’intrattenimento.

Con il nuovo aggiornamento in beta, WhatsApp propone quindi una schermata di benvenuto che introdurrà gli utilizzatori alle funzionalità AI e spiegherà come accedere e utilizzare i chatbot disponibili sulla piattaforma. Tale schermata guiderà gli utenti attraverso le feature della scheda dedicata agli “AI-powered chatbots” e fornirà informazioni su come comunicare con i chatbot sviluppati da Meta e da terze parti.

Sarà incluso anche un pulsante dedicato per iniziare immediatamente a sperimentare con l’uso dei chatbot. Si tratta però di una novità ancora in fase di sviluppo e il contenuto esatto della schermata non è definitivo. Gli sviluppatori di WhatsApp stanno lavorando per rendere l’interfaccia il più intuitiva possibile prima del lancio ufficiale.

Creare chatbot AI personalizzati con WhatsApp

Oltre a fornire più chatbot con personalità e funzionalità differenti, WhatsApp sta sviluppando anche un’opzione che permetterà agli utenti di creare i propri chatbot personalizzati direttamente all’interno dell’app.

La scheda “AI-powered chatbots” sarà disponibile inizialmente solo nelle regioni in cui Meta AI è già attivo. La compagnia di Mark Zuckerberg ha comunque intenzione di espandere il servizio ad altri paesi tenendo conto delle diverse sfide normative che ciò comporta. In particolare in Europa, dove le leggi sulla protezione dei dati e le regolamentazioni AI sono più rigorose.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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