Come è noto, l’applicazione per la messaggistica istantanea WhatsApp è una proprietà di Facebook, le due piattaforme però non utilizzano i medesimi data center per il proprio funzionamento: il Sito in Blue può vantare un proprio parco server distribuito in diverse località del Pianeta, mentre WhatsApp ricorre ai servizi Cloud di IBM.
Le cose starebbero però per cambiare in quanto Menlo Park avrebbe progettato di ospitare anche la sua controllata nella propria infrastruttura. Tale migrazione dovrebbe avvenire senza provocare alcun disagio agli utilizzatori, mentre per le casse di Mark Zuckerberg e soci si starebbe prospettando un risparmio pari a circa 2 milioni di dollari al mese.
Non è la prima volta che i tecnici di Facebook si apprestano ad effettuare un’operazione del genere, l’ultima in ordine di tempo sarebbe stata quella che ha visto Instagram spostarsi dall’infrastruttura AWS (Amazon Web Services) a quella di Menlo Park. Ora, a 3 anni di distanza dall’acquisizione, sarebbe arrivato il turno di WhatsApp.
Inutile descrivere il disappunto di IBM, del resto se WhatsApp è divenuta una delle App di maggior successo il merito va in gran parte anche all’efficienza della sua piattaforma IBM Cloud. La stessa ditta di Armonk avrebbe confermato la fine della fornitura che coinvolgerà ben 700 server distribuiti in due diversi data center collocati a Washington D.C e San Jose.
A livello tecnico le soluzioni server di IBM e quelle di Facebook sono molto diverse, quest’ultimo infatti gestisce un’infrastruttura basata principalmente sulle macchine virtuali, mente la prima privilegia un’impostazione basasta sull’ampio utilizzo di hardware ereditata dalla SoftLayer, società passata sotto il suo controllo nel 2013.