L’American Innovation and Choice Online Act è una legge approvata lo scorso giugno negli Stati Uniti dalla Commissione Giustizia della Camera che, entrando in vigore, impedirebbe a grandi realtà dell’high tech come Amazon, Apple o Google di favorire le proprie proposte commerciali rispetto ai beni e ai servizi della concorrenza.
Nello stesso modo l’Open App Markets Act è una misura già approvata dai deputati USA che mira a limitare il potere delle Big Company rimuovendo l’obbligo da parte degli utenti di ricorrere a marketplace e sistemi di pagamento proprietari (basti pensare al Google Play Store e all’App Store dell’ecosistema di Cupertino) per effettuare download e acquisti.
Ora queste leggi, contenute in un pacchetto che contiene anche altre normative antitrust, dovranno passare al vaglio della Commissione Giustizia del Senato con l’appoggio di un gran numero di piccoli operatori economici americani, i portavoce di Mountain View e della Mela Morsicata avrebbero invece già espresso la loro totale contrarietà.
Per le Big dell’high tech è prioritario tutelare la sicurezza
Per difendere le proprie ragioni entrambe le aziende avrebbero posto l’accento sulla sicurezza, piattaforme dedicate alle App o gateway di pagamento esterni a quelli delle piattaforme ufficiali per Android e iOS non sarebbero sotto il controllo dei gruppi guidati da Sundar Pichai e Tim Cook, esponendo gli utenti a rischi sia per i loro dispositivi che per le loro tasche.
Tra i sostenitori delle nuove normative vi sarebbero invece alcune organizzazioni come per esempio il gruppo che sviluppa il motore di ricerca DuckDuckGo, la software house Basecamp, nota per le sue soluzioni dedicate al project management e alla team communication, nonché Sonos, società conosciuta per i suoi smart speaker wireless.