Le nuove regole della Commissione Europea sugli aiuti di stato dovrebbero determinare anche dei cambiamenti per quanto riguarda la realizzazione di infrastrutture per le reti in banda larga. Questo significa che le aziende del settore operanti nei paesi membri non potranno ricevere finanziamenti pubblici se non dovessere rispettare determinati criteri.
Tra questi ultimi vi dovrebbe essere anche quello di garantire una velocità minima di navigazione pari ad 1 Gbps in download, a ciò si aggiunga che la copertura del segnale per le connessioni in 5G dovrà essere disponibile per tutti entro i prossimi 10 anni. I possibili vantaggi per i consumatori risultano quindi abbastanza evidenti.
Per avere un’idea dei grandi benefici che si potrebbero trarre da queste nuove linee guida basti pensare che attualmente la velocità minima garantita in download deve essere pari a 30 Mbps, questo perché parliamo di una normativa non più adeguata ai tempi attuali che venne aggiornata per l’ultima volta nel tecnologicamente molto lontano 2013.
Per quanto riguarda invece l’upload, esso dovrà essere di almeno 150 Mbps, mentre relativamente al 5G non sarebbero previsti dei limiti dal punto di vista del sostegno fornito dagli stati membri agli operatori. Tale semplificazione sarà valida però soltanto nei casi in cui non siano state previste altre misure e non vi siano degli investimenti privati.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle nuove linee guida è prevista per gennaio del prossimo anno, questo significa che le regole aggiornate dai Commissari entreranno in vigore dal giorno successivo. L’intenzione è naturalmente quella di combattere ulteriormente il fenomeno del Digital Divide che colpisce ancora diverse aree dell’Europa.