Recentemente intervistato dalla NBC, il CEO della Casa di Cupertino Tim Cook ha voluto esprimere la propria opinione riguardo al caso "Russiagate", uno scandalo che ha visto i social network accusati di aver interferito sui risultati delle ultime elezioni presidenziali statunitensi attraverso advertising appositamente conferzionato da agenzie pubblicitarie russe.
A parere del massimo dirigente di Apple la possibilità che uno stato estero influisca sulla politica di un’altra nazione tramite inserzioni mirate rappresenterebbe soltanto una piccolissima parte del problema, a suo dire lo 0.1%, in realtà si dovrebbe indagare su quanto le piattaforme sociali siano diventate divisive metterndo gli utenti gli uni contro gli altri.
In sostanza Cook non avrebbe espresso una critica diretta a Facebook, Twitter, Instagram o ad altre realtà dello stesso genere, ma al modo in cui esse vengono utilizzate. Per questo motivo egli si sarebbe dichiarato particolarmente preoccupato della diffusione di contenuti manipolatori, fake news e hate speech.
Nonostante la situazione attuale il top manager della Mela Morsicata non sarebbe pessimista riguardo al futuro del social networking, questo perché gli operatori del settore avrebbero dimostrato di aver capito dove risiede la radice del problema e starebbero investendo sempre più risorse per la moderazione dei contenuti.
Chiamato a rispondere anche delle possibili implicazioni sulla privacy derivanti dall’utilizzo del sistema per il riconoscimento facciale (Face ID) integrato nell’iPhone X, Cook avrebbe assicurato che i dati personali degli utenti verranno tutelati dalla piattaforma stessa grazie all’adozione dellla crittografia end-to-end.