A parere di Tim Cook, CEO della Casa di Cupertino, l’abuso di tecnologia potrebbe rappresentare un limite per il successo personale di un utilizzatore. Per questo motivo, sempre secondo l’opinione del dirigente statunitense, i genitori e gli insegnanti dovrebbero imporre dei limiti molto rigidi ai propri figli così come ai propri studenti.
Chiamato a ragionare sulla questione durante un incontro con gli studenti dell’Harlow College di Essex, il top manager di Apple avrebbe ricordato alla stampa di non avere figli, ciò però non gli avrebbe impedito di imporre alcune regole molto precise al nipote e, tra queste ultime, vi sarebbe anche l’esplicito divieto di frequentare i social media.
Insomma, stando al pensiero di Cook YouTube, Instagram, Facebook e compagnia sarebbero semplicemente una perdita di tempo, i ragazzi dovrebbero invece concentrarsi maggiormente sull’apprendimento di alcune skill, prime tra tutte le basi della programmazione che oggi sarebbero più importanti delle lingue straniere.
Non è un caso che il gran capo della Mela Morsicata abbia pronunciato queste parole nel corso di un evento dedicato al programma "Everyone can code" (chiunque può programmare), iniziativa che prevede di dotare ogni allievo di un tablet iPad con lo scopo di insegnare i rudimenti del coding e della creazione di applicazioni per gli iDevice.
Tanto per rincarare la dose Cook avrebbe sostenuto che non tutti gli ambiti dell’istruzione necessitano di un uso pervasivo della tecnologia, a suo dire vi sarebbero infatti alcune materie di studio, come per esempio quelle letterarie, per le quali il ricorso ad essa dovrebbe essere limitato pesantemente.