Quando Stephen Elop venne nominato nuovo amministratore delegato della Nokia, tutti rimasero in attesa aspettando di sapere quali sarebbero state le sue rivoluzionarie e coraggiose decisioni per riscattare il colosso finlandese da un anno non esattamente favorevole dal punto di vista commerciale.
Alla fine non c’è stata alcuna rivoluzione o alcuna nuova coraggiosa idea per battere la concorrenza della Casa di Cupertino e degli altri giganti del settore della telefonia mobile; Elop ha infatti deciso di percorrere la classica strada dell’ottimizzazione delle risorse umane, cioè il licenziamento di massa.
1.800 lavoratori della Nokia perderanno quindi il loro lavoro; gli “esuberi” vengono eliminati stranamente proprio in coincidenza di una trimestrale positiva in durante la quale l’azienda ha visto crescere il valore dei propri titoli azionari dell’8%.
Elop ha spiegato la decisione relativa al taglio del personale con il momento non favorevole per il mercato di riferimento della Nokia, le difficoltà sarebbero dovute in particolare al sistema operativo Symbian che sembra faticare a ricollocarsi in un settore ormai ricco di piattaforme alternative.