Gli sviluppatori di Menlo Park hanno deciso di lanciare una sperimentazione dedicata al supporto per i pagamenti tramite l’applicazione per la messaggistica istantanea WhatsApp. Il primo mercato coinvolto da questa novità sarà quello brasialiano, se tutto dovesse andare come privisto in poche settimane il servizio verrà esteso ad altre nazioni.
Il Paese carioca non può però vantare un primato assoluto, nel 2018 vennero infatti effettuati dei test in terra indiana che non ebbero alcun seguito. Allora il funzionamento del servizio non presentò particolari problemi ma le istituzioni di Nuova Delhi osteggiarono fin da subito il progetto fino a vietarne definitivamente l’attivazione.
Il Brasile invece sembrerebbe aver accolto la funzionalità in modo molto più conciliante, questo nonostante l’attuale configurazione non supporti soltanto lo scambio di piccole somme di denaro tra utenti ma permetta di effettuare pagamenti anche presso i negozi fisici. Una buona notizia per Mark Zuckerberg e soci considerando che ben 120 milioni di brasialiani usano l’App.
Come sottolineato da Matt Idema, COO (Chief Operation Officer) di WhatsApp, le feature per i pagamenti digitali devono essere considerate innanzitutto come degli strumenti per l’inclusione finanziaria, per questo motivo le aree geografiche di riferimento sarebbero (almeno in fase iniziale) i mercati emergenti, dove la maggior parte della popolazione desidera operare transazioni di piccola entità.
Il sistema di WhatsApp per i pagamenti sfrutta l’infrastruttura di Facebook Pay, non è previsto il pagamento di commissioni per l’utenza privata mentre per le aziende è stato programmato un fee del 3.99% al momento della ricezione del saldo. Per il futuro l’intezione dovrebbe essere quella di garantire interoperabilità dei pagamenti tra tutte le applicazioni di Menlo Park.