L’Unione Europea sta cercando di fare chiarezza nel complesso Mondo dei siti Internet che distribuiscono suonerie: 8 su 10 non sarebbero in regola e agirebbero in piena violazione delle vigenti normative in materia di tutela del consumatore.
Le parole nell’occhio del ciclone sono come sempre le stesse: “gratis” e “free”; secondo i dati raccolti dal Commissario Meglena Kuneva soltanto 44 siti su 500 analizzati rispetterebbero in toto le regole previste dalla UE.
Per il momento non sembra che le irregolarità riguardino un singolo paese in particolare, le problematiche sono però quasi sempre le stesse e riguardano soprattutto l’omissione dei prezzi relativi a singole suonerie e abbonamenti.