Il colosso dello streaming Spotify ha confermato l’acquisizione di Whooshkaa, un servizio appositamente dedicato ai podcast che permette ai creator e a tutte le società che operano nel settore della creazione dei contenuti di monetizzare grazie alla propria attività. Spotify opera già da tempo nel segmento podcast e a questo proposito è stata protagonista di un’altra importante fusione.
Stiamo parlando nello specifico di Megaphone, un servizio pensato per massimizzare il rendimento dell’advertising nell’audio on-demand che il gruppo scandinavo capitanato da co-fondatore Daniel Ek ha acquisito per 235 milioni di dollari. Del resto in vista di una futura espansione del business la compagnia non poteva puntare unicamente sugli abbonamenti premium per la musica.
Una delle funzionalità di maggior successo tra quelle implementate da Whooshkaa è un sistema che consente di convertire in modo molto semplice i contenuti realizzati dalle emittenti radiofoniche in podcast da distribuire online, se tale soluzione dovesse essere integrata in Megaphone Spotify potrebbe incrementare notevolmente la sua base di utenza.
Appare abbastanza chiaro come Spotify stia ricercando nuove soluzioni per la monetizzazione tramite il contributo degli inserzionisti, a tal proposito è d’obbligo il riferimento all’inclusione sia in Spotify Ad Studio che in Spotify Audience Network di strumenti che consentono di includere annunci pubblicitari in streaming direttamente nei contenuti audio.
Attualmente l’offerta della società per quanto riguarda i podcast comprende la già citata Megaphone, Spotify Originals & Exclusives e Anchor, quest’ultima prevede alcune modalità per la monetizzazione ed è una piattaforma concepita per la pubblicazione gratuita di streaming audio da parte dei principianti con strumenti per l’editing dei contenuti.