SoftBank, holding finanziaria giapponese con sede a Tokyo che investe a livello internazionale nei settori dell’IT e delle telecomunicazioni, avrebbe deciso di vendere tutti i titoli azionari acquistati fino ad ora di società tecnologie statunitensi come Microsoft, Alphabet (il conglomerato finanziario di cui fa parte Google), Facebook e Netflix.
Contestualmente il gruppo avrebbe optato per ridurre la propria partecipazione nel capitale del colosso dell’e-commerce Amazon. Questa nuova strategia sarebbe dovuta in particolare alla necessità di incrementare gli investimenti in tecnologie alternative rivolte a settori particolarmente innovativi, quelli che dovrebbero registrare la crescita maggiore nel corso dei prossimi anni.
La notizia di questa operazione sarebbe arrivata dopo un’analisi dell’ultimo report finanziario pubblicato dalla SB Northstar, quest’ultima infatti è una controllata di SoftBank che si occupa delle acquisizioni. Alla fine del primo trimestre 2021 le azioni delle società USA precedentemente citate risultavano nel suo portafoglio per poi sparire nel secondo trimestre.
Le scelte di SoftBank per quanto riguarda il mercato azionario possono essere molto interessanti per formulare delle previsioni su quelli che saranno gli andamenti futuri delle Big Company e, da questo punto di vista, è interessante notare anche la decisione di non investire più in Cina in attesa di sapere quali saranno le nuove politiche delle autorità locali in tema di grandi agglomerati tecnologici come Alibaba.
In termini assoluti SoftBank si sarebbe "liberata" di azioni Facebook per 3.1 miliardi di dollari e di titoli Microsoft per circa un miliardo, mentre per quanto riguarda le altre compagnie si parla in tutti i casi di quote inferiori al miliardo: 575 milioni nel caso di Alphabet e 382 milioni in quello di Netflix. La quota in Amazon sarebbe passata invece da 6.2 milardi a 5.6 miliardi.