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Piano Transizione 4.0: credito d’imposta per l’innovazione

Il Piano Transizione 4.0 promosso dal MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) prevede di incentivare e supportare le imprese tramite il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali, in ricerca e sviluppo, in innovazione e design e nella formazione 4.0. Esso si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le organizzazioni stabili di soggetti non residenti.

Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati verrà riconosciuto un credito d’imposta del 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2.5 milioni di euro, nonché il 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2.5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.

Per gli investimenti in beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (come per esempio i software) è riconosciuto un credito d’imposta del 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 700 mila euro. Sono agevolabili anche le spese in servizi mediante soluzioni di Cloud computing per la quota imputabile per competenza.

Le attività di ricerca fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico riceveranno un credito d’imposta pari al 12% delle spese agevolabili per un massimo di 3 milioni di euro. Per i progetti di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti il credito d’imposta verrà invece riconosciuto pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1.5 milioni di euro.

Da segnalare infine che le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi, o sostanzialmente migliorati, potranno accedere ad un credito d’imposta pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1.5 milioni di euro, mentre nel caso di attività di innovazione tecnologica per la transizione ecologica o l’innovazione digitale 4.0 il credito d’imposta sarà pari al 10% delle spese agevolabili con limite massimo di 1.5 milioni di euro.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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