Secondo quanto rivelato nel corso di una recente intervista da Paul Allen, uno dei fondatori di Big M, ad oggi l’attività consumer del colosso californiano rappresenterebbe un freno per quella enteprise che è il vero motore economico per il business di Microsoft.
Allen è ancora oggi un importante azionista della Casa di Redmond, egli quindi non parla solo per fedeltà all’azienda ma anche per un giustificato interesse personale: il gruppo guidato (ancora per poco) da Steve Ballmer sarebbe schiavo di dinamiche che avevano ragione d’essere anni fa.
La soluzione più praticabile sarebbe quindi quella di dividere la compagnia in due parti: una votata all’implementazione di soluzione per l’entertainment digitale (Xbox, Kinect..) e il Web (search..) e un’altra dedicata allo sviluppo di soluzioni per il business (Azure, Datacenter..).
Allen non negherebbe l’importanza del comparto consumer, ma a suo parere quest’ultimo non rappresenterebbe un investimento sufficientemente lucrativo per Microsoft; se l’azienda optasse per una scissione, il valore del suo capitale azionario non potrebbe che guadagnarne.