I dati riportati dal Samsung Technomic Index, studio condotto dal colosso sudcoreano in collaborazione con Lightspeed GMI su 18 mila utenti in 18 diversi Paesi europei, farebbero emergere la buona qualità del rapporto tra i nostri connazionali e i contenuti trasmessi in streaming; ben 3 Italiani su 4 ne fruirebbero con una certa regolarità.
Interessanti anche i risultati relativi alle potenzialità dei servizi multimediali forniti sotto forma di formule premium, con due abitanti della Penisola su cinque che attualmente sarebbero disposti a pagare una media pari a 13.89 euro mensili; naturalmente il futuro di questo settore dipenderà in gran parte dall’offerta praticata dai vendor.
Ben il 77% degli Italiani intervistati avrebbe dichiarato di accedere a pellicole cinematografiche e altri contenuti video distribuiti via Internet, parliamo quindi di una percentuale superiore di 12 punti rispetto a quella dell’anno passato, aumenterebbe anche il numero di chi spende per la fruizione con un 40% del 2015 contro il 10% del 2014.
Anche in questo caso il ruolo dell’ecosistema mobile si rivelerebbe fondamentale, infatti ad oggi una persona su tre sceglierebbe lo streaming da dispositivi come smartphone e tablet; forse un po’ a sorpresa, i cittadini del Belpaese si domostrebbero disposti a pagare di più rispetto agli altri Europei per il medesimo servizio.
Tra gli intervistati i meno preoccupati dalle possibili spese sarebbero i Portoghesi con una media pari a 14.68 euro al mese, subito dopo gli Italiani vi sarebbero invece i cugini Spagnoli con una disponibilità pari a 13.68 euro mensili. Molto meno "generosi" verso questo comparto gli Olandesi (8.26 euro) e gli Austriaci (7.50 euro).