Soprattutto in un momento in cui l’inflazione è elevatissima e il costo della vita diventa sempre più caro, il problema dell’obsolescenza programmata rischia di pesare notevolmente sulle tasche dei consumatori, per questo motivo la Commissione Europea ha deciso di intervenire con delle misure dedicate alla riparabilità e alla durabilità dei dispositivi.
L’obsolescenza programmata è un fenomeno che consiste nel degrado progressivo delle performance di un device con il passare del tempo, spesso accade per esempio che nel corso dei mesi successivi all’acquisto la batteria di uno smartphone abbia un’autonomia sempre più limitata o che la configurazione hardware non garantisca più la stessa velocità di esecuzione delle applicazioni.
Durata della garanzia, l’indice di riparabilità e costi aggiornamenti software sono info che l’acquirente deve conoscere.
Per questo motivo i commissari hanno stabilito che i consumatori debbano avere tutte le informazioni necessarie sulla durabilità della garanzia di un prodotto, nel caso in cui ad esempio la garanzia offerta sia superiore ai due anni il produttore sarà tenuto a specificarlo chiaramente. Ciò anche per quanto riguarda tutti i beni che comportano un consumo di energia.
Nello stesso modo devono essere fornite informazioni dettagliate riguardo al livello di riparabilità di un prodotto, a questo scopo deve essere indicato l’indice di riparabilità di tutti i beni per i quali può essere definito e i consumatori hanno inoltre il diritto di sapere se le componenti utilizzabili per la riparazione sono effettivamente disponibili sul mercato.
Ad essere particolarmente interessante è la parte che riguarda i dispositivi Smart, i servizi digitali e persino i contenuti erogati digitalmente, relativamente a questi la Commissione ha stabilito infatti che gli utilizzatori debbano essere informati prima degli acquisti degli aggiornamenti software che verranno forniti e, se possibile, per quanto tempo saranno disponibili.