Mozilla, l’organizzazione che presiede tra l’altro allo sviluppo del browser Web Firefox, è una fondazione e in quanto tale deve buona parte della propria disponibilità di cassa alle donazioni. A questo proposito nei giorni scorsi i suoi portavoce avevano anticipato che presto sarebbe stato possibile sostenerne le attività anche tramite cryptovalute.
Dato il successo delle monete digitali un’iniziativa di questo genere non avrebbe dovuto stupire nessuno, ma Mozilla si sarebbe trovata costretta ad un improvviso dietrofront a fronte delle numerose polemiche provenienti dalla community. Secondo alcuni appartenenti a quest’ultima, infatti, le donazioni in cryptovalute non offrirebbero sufficienti garanzie di trasparenza.
Stando alle intenzioni della fondazione, quest’ultima avrebbe dovuto accettare bitcoin, ethereum e dogecoin, in sostanza le divise oggi più note per chi è interessato al settore. L’idea che Mozilla potesse finanziarsi tramite valute generate attraverso un sistema energivoro come quello della blockchain non sarebbe però piaciuta a buona parte dei sostenitori.
Mancano certezze sull’impatto ambientale e sulla sicurezza delle monete digitali.
Come sottolineato dal gruppo in un recente tweet dedicato all’argomento, Mozilla deve ora capire se le modalità con cui vengono prodotte le cryptovalute può essere considerato coerente con le finalità della fondazione. Fino a quando esse non risulteranno sostenibili dal punto di vista ambientale difficilmente si potrà pensare al loro utilizzo.
So, starting today we are reviewing if and how our current policy on crypto donations fits with our climate goals. And as we conduct our review, we will pause the ability to donate cryptocurrency. 3/4
— Mozilla (@mozilla) January 6, 2022
A preoccupare la community sarebbe anche la possibilità che l’impiego di cryptovalute possa favorire il verificarsi di truffe, questo perché al momento non pochi considerano il sistema che consente l’attribuzione di valore delle monete digitali molto più simile ad uno Schema Ponzi che alle dinamiche tradizionali del mercato finanziario.