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Microsoft vuole il suo Spotify per la musica in Rete

La Casa di Redmond avrebbe deciso di operare una sostanziale revisione a carico della piattaforma Zune Pass, noto servizio per la distribuzione di contenuti audio-video attraverso la Rete che rappresenta il risultato della non fortunata esperienza basata sul player Zune.

Pensionato il marchio Zune, che è stato mandato definitivamente in pensione lo scorso settembre, Microsoft non sarebbe intenziata ad abbandonare il settore della dstribuzione di contenuti multimediali e, per far questo, i suoi laboratori starebbero studiando soluzioni sul modello di Spotify.

Tale notizia potrebbe essere particolarmente interessante per l’utenza italiana, questo perché Zune Pass, a differenza di quanto invece accade per Spotify che richiede una carta di credito emessa da una delle nazioni in cui è localizzato, è disponibile anche per il nostro Paese.

Disponibile per Windows, Windows Phone e Xbox Live, a limitare fino ad ora il successo di questo servizio promosso da Ballmer e soci potrebbe essere la formula attualmente utilizzata, infatti, i brani fruibili diventano inutilizzabili una volta disdetto l’abbonamento.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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