La Casa di Redmond avrebbe deciso di operare una sostanziale revisione a carico della piattaforma Zune Pass, noto servizio per la distribuzione di contenuti audio-video attraverso la Rete che rappresenta il risultato della non fortunata esperienza basata sul player Zune.
Pensionato il marchio Zune, che è stato mandato definitivamente in pensione lo scorso settembre, Microsoft non sarebbe intenziata ad abbandonare il settore della dstribuzione di contenuti multimediali e, per far questo, i suoi laboratori starebbero studiando soluzioni sul modello di Spotify.
Tale notizia potrebbe essere particolarmente interessante per l’utenza italiana, questo perché Zune Pass, a differenza di quanto invece accade per Spotify che richiede una carta di credito emessa da una delle nazioni in cui è localizzato, è disponibile anche per il nostro Paese.
Disponibile per Windows, Windows Phone e Xbox Live, a limitare fino ad ora il successo di questo servizio promosso da Ballmer e soci potrebbe essere la formula attualmente utilizzata, infatti, i brani fruibili diventano inutilizzabili una volta disdetto l’abbonamento.