L’avventura della Casa di Redmond nel settore mobile non è stata mai baciata dal successo; ad ulteriore testimonianza di ciò, recentemente l’azienda avrebbe deciso di cedere la sua poco redditizia divisione future phone alla Foxconn e registrato gli ennesimi risultati negativi derivanti dalla commercializzazione di dispositivi basati sul sistema operativo Windows Phone.
Ma a pesare maggiormente sarebbe soprattutto l’eredità della Nokia, la cui divisione device e servizi è passata nelle mani della Microsoft nel settembre del 2013 per 7.6 miliardi di dollari. Fino ad ora le perdite accumulate dal gruppo californiano in seguito all’acquisizione sarebbero arrivate a ben 8 miliardi di dollari.
A pagare il prezzo più caro di quelle che a suo tempo furono le strategie di Steve Ballmer, predecessore dell’attuale CEO Satya Nadella, sono stati in particolare i lavoratori. Nel prossimo futuro ben 1.850 ex dipendenti della Nokia, 1.350 dei quali residenti in Finlandia, dovrebbero perdere la propria occupazione.
La campagna di licenziamenti sarebbe stata già confermata ufficialmente dalla dirigenza di Redmond. Considerando l’ultima riduzione del personale programmata, tra i 25 mila collaboratori ereditati poco meno di 3 anni fa dalla Nokia 9.650 avrebbero già perso il loro posto di lavoro. Nulla esclude però che a breve possano essere annunciati ulteriori tagli.
Microsoft non avrebbe ad oggi alcuna intenzione a rinunciare a propri investimenti nel comparto mobile, è invece probabile che l’azienda abbia in progetto di effettuare un importante riposizionamento concentrando le proprie strategie non più sui dispositivi ma sui servizi, in particolare quelli dedicati all’enterprise.