La Casa di Redmond ha recentemente deciso di licenziare più o meno il 5% della sua forza lavoro per un totale di circa 10 mila collaboratori. Tale decisione è stata presa in un’ottica di ottimizzazione delle spese tenendo conto dei risultati dell’ultimo trimestre di esercizio. Periodo i cui risultati sono stati recentemente presentati agli investitori.
Nel quarto considerato Microsoft avrebbe registrato un buon andamento della divisione Cloud, confermando come i servizi legati ad essa siano diventati ormai il vero punto di forza dell’azienda guidata da Satya Nadella. Bene anche i prodotti dedicati all’ambito enterprise, come per esempio Microsoft 365, più negative le notizie riguardanti Windows e la console Xbox.
Considerando il solo fatturato, la società avrebbe registrato ricavi per 52.7 miliardi di dollari con un incremento pari a 2 punti percentuali anno su anno. I profitti però sarebbero scesi di circa il 12%, con entrate nette per 16.4 miliardi di dollari. Ciò soprattutto a causa del calo di performance a danno del team che si occupa del Personal Computing.
Quest’ultimo infatti avrebbe visto diminuire le entrate derivanti dalla vendita delle licenze OEM, quelle destinate ai produttori di PC preassemblati da immettere sul mercato. Parliamo di un calo del 39% (lo stesso dati registrato dalla divisione hardware) dovuto in massima parte al fatto che nel mondo si vendono ora molti meno PC rispetto al passato.
Il futuro di Microsoft è quindi sempre più legato al Cloud il cui fatturato è crescito di 18 punti per oltre 21 miliardi di dollari. Questo soprattutto ora che l’azienda, una delle maggiori finanziatrici di OpenAI, ha deciso che il chatbot ChatGPT è abbastanza maturo per essere integrato in nuovi servizi di Business Intelligence forniti tramite la "nuvola".