Chi utilizza l’applicazione per la messaggistica istantanea WhatsApp da tanto tempo, e in particolare prima che diventasse proprietà di Meta che allora si chiamava "Facebook", ricorderà che inizialmente essa era disponibile a pagamento. Dopo averla acquisita, Mark Zuckerberg e soci decisero però di renderla gratuita per tutti gli utenti.
A seguito di questa iniziativa in molti ipotizzarono che Menlo Park avrebbe monetizzato il suo nuovo asset tramite l’advertising ma fino ad ora la piattaforma non ha mai mostrato alcun annuncio pubblicitario. Le voci di un possibile ingresso della pubblicità tra le chat sono circolate anche nelle scorse ore ma Meta le avrebbe nuovamente smentite.
Ci riferiamo nello specifico ad un articolo del New York Times secondo il quale presto o tardi l’advertising sarebbe comparso tra i messaggi mostrati nella schermata iniziale di WhatsApp. Un’ipotesi plausibile se non fosse che Will Cathcart, responsabile di WhatsApp presso Meta, è voluto intervenire in prima persona su X (ex Twitter) per sottolinearne la falsità.
This @FT story is false. We aren't doing this.
Also it looks like you misspelled Brian's name… https://t.co/Z47z9FC5yu
— Will Cathcart (@wcathcart) September 15, 2023
Stando così le cose WhatsApp non sembrerebbe intenzionata a puntare sull’advertising per guadagnare da quella che attualmente è l’applicazione più utilizzata al mondo per comunicare online via smartphone. Questo però non significa che nel prossimo futuro l’applicazione non sfrutterà un altro modello di business per diventare monetizzabile.
A tal proposito è possibile che gli sviluppatori della piattaforma introducano delle funzionalità esclusive accessibili tramite una sottoscrizione mensile o annuale a pagamento, un po’ come succede già su Facebook e Instagram con la formula Meta Verified. Anche riguardo a questa ipotesi non disponiamo perà di alcuna conferma ufficiale.