Secondo quanto previsto dall’ultima edizione del Luxury Advertising Expenditure Forecasts pubblicato da Zenith, nel corso dell’anno corrente circa il 33% della spesa pubblicitaria operata dai brand operanti nel settore del lusso sarà concentrata sull’offerta digitale, con un incremento pari a 3 punti percentuali rispetto al 2017.
Ciò starebbe avvenendo nonostante i marchi del lusso abbiano deciso di adottare l’advertising digitale come strumento per la promozione dei propri prodotti più lentamente rispetto ai brand della maggior parte degli altri comparti. Tale tendenza continuerebbe poi a produrre i suoi effetti, in quanto gli investimenti pubblicitari non correlati al lusso potrebbero cresce in modo ancora più veloce, con un +42% nel 2018.
A rappresentare un ostacolo sarebbe in particolare la ricerca del giusto formato attraverso il quale proporre i propri annunci, trasmettere il concetto di "esclusività" attraverso un canale come il Web, potenzialmente accessibile a chiunque, rappresenta infatti una vera e propria sfida per gli operatori del marketing e i loro committenti.
Pur considerando i limiti citati, i ricercatori di Zenith prevedono un aumento degli investimenti dei brand di lusso sui media digitali pari a 886 milioni di dollari fino al 2019. Ciò significa che entro il prossimo anno non meno del 35% della spesa totale in advertising del settore del lusso sarà concentrato sul digitale. Contestualmente dovrebbe diminuire l’entità degli investimenti sui media tradizionali.
Ad oggi il mercato pubblicitario più attivo per il lusso dovrebbe essere quello degli Stati Uniti, con un giro d’affari superiore ai 5 miliardi di dollari, al secondo posto (ma con tassi di crescita più elevati) si piazzerebbe la Cina grazie ad investimenti pari ad oltre 2 miliardi di dollari. Da sole, USA e Cina rappresenterebbero il 61% dell’intero mercato del del Luxury Advertising.