Nel prossimo futuro sarà sempre più difficile distingue ciò che è stato creato da un’Intelligenza Artificiale da ciò che è opera dell’ingegno umano. In parte questo problema è presente già oggi e i social network sono invasi da contenuti prodotti dai modelli generativi, siano essi dei testi scritti in linguaggio naturale o delle immagini più o meno realistiche.
Una situazione del genere diventa abbastanza controversa se si prende in considerazione un servizio molto popolare come Instagram. Quest’ultimo infatti nasce proprio per permettere agli utenti di condividere immagini, successivamente sono arrivati i video e i Reels ma anche questi ultimi possono essere generati facilmente da una AI.
Meta, la compagnia a cui fa capo Instagram, è sicuramente cosciente di questo aspetto ma nel contempo scommette sulle AI per il suo futuro grazie al progetto LLaMa (Large Language Model Meta AI). Come bilanciare la spinta verso le nuove tecnologie per i contenuti con l’esigenza di essere trasparenti nei confronti dei propri utenti?
Alessandro Paluzzi, informatico italiano spesso protagonista di scoperte interessanti riguardo alle piattaforme più utilizzate, ha individuato una nuova etichetta che gli sviluppatori di Instagram avrebbero implementato per contrassegnare i contenuti prodotti dalle AI. Essa riporta la dicitura "The creator of Meta said that this content was created or edited with AI".
#Instagram is working to label the contents created or modified by #AI in order to be identified more easily ?? pic.twitter.com/bHvvYuDpQr
— Alessandro Paluzzi (@alex193a) July 30, 2023
In sostanza il social network richiederebbe agli stessi autori di indicare quali condivisioni sono state realizzate con l’aiuto delle AI e quali no. Da notare che Instagram starebbe introducendo anche un’altra etichetta con la quale vengono indicate le immagini che sono state generate tramite Meta AI, quindi utilizzando una tecnologia offerta da Meta stessa.