Internet Explorer, storico browser per la navigazione Web della Casa di Redmond, è ormai vicinissimo alla fine del suo ciclo di vita. La versione dell’applicazione per i terminali Desktop non sarà più disponibile a partire dal 15 giugno 2022 e il suo ricordo verrà affidato alla modalità IE inclusa per questioni di legacy nel codice di Microsoft Edge.
L’appuntamento con l’addio a quello che un tempo fu il browser più utilizzato al mondo (con una quota di mercato che in alcuni anni riuscì a superare il 90%) è in arrivo proprio mentre un bug a carico del sistema operativo Windows 10 starebbe impedendo di effettuare la migrazione verso Windows 11 ad alcuni di coloro che dispongono ancora di una copia di Internet Explorer installata nel proprio PC.
L’utilizzo di Edge sarà indispensabile per poter effettuare il passaggio a Windows 11
Tale problema risulterebbe evidente nel corso della procedura di aggiornamento, essa prevede infatti una fase in cui viene richiesto di importare i dati registrati tramite Internet Explorer in Edge. Rifiutare questo passaggio, e quindi decidere di continuare ad utilizzare il vecchio browser, determinerebbe l’impossibilità di procedere e terminare l’upgrade.
Il bug potrebbe essere bypassato senza particolari ostacoli accettando lo spostamento dei dati ma è ovvio che a questo punto la migrazione verso Edge risulterebbe forzata, per questo motivo gli sviluppatori della compagnia di Satya Nadella e soci avrebbero già assicurato che nel corso dei prossimi giorni verrà realizzata una patch risolutiva.
Come specificato dagli stessi portavoce di Microsoft nei giorni scorsi, il futuro del Web nell’ecosistema Windows è nelle mani di Edge. Internet Explorer presenta oggi un market share intorno al punto percentuale, in genere aziende che non vorrebbero rinunciare ad esso per questioni di compatibilità con altri applicativi, e la casa madre non ha più intenzione di dedicare tempo e risorse al suo supporto.