L’industria dei videogiochi sta affrontando diverse sfide tra costi di sviluppo in crescita, una concorrenza feroce e una base di giocatori che fatica ad espandersi. In questo contesto, un’analisi di mercato suggerisce che l’aumento dei prezzi dei titoli potrebbe rappresentare una soluzione. Grand Theft Auto VI (GTA VI) potrebbe essere quindi il primo titolo a rompere la barriera dei 70 dollari con un prezzo fino a 100 dollari.
Videogame: è arrivata l’ora di aumentare i prezzi
Secondo l’analista Matthew Ball, Grand Theft Auto VI, in uscita nel 2025, potrebbe essere la chiave per sostenere il mercato di riferimento. In una presentazione Ball ha evidenziato come un prezzo più alto potrebbe aprire la strada ad aumenti generalizzati anche per altri titoli, consentendo agli sviluppatori di colmare il divario tra i giochi premium e quelli di fascia media.
L’analista ha però avvertito che una scelta di questo tipo potrebbe danneggiare ulteriormente i piccoli studi e le saghe meno conosciute in un mercato già molto polarizzato.
I prezzi dei videogiochi sono rimasti invariati per anni. Il costo standard di 60 dollari è rimasto infatti stabile dai tempi di PlayStation 3 e Xbox 360, questo nonostante l’inflazione e l’aumento dei costi di sviluppo. GTA III costava ad esempio 50 dollari nel 2001 che sono pari a circa 90 di oggi.
Non sorprende quindi che molte edizioni speciali di blockbuster come Call of Duty e Assassin’s Creed già superino i 100 dollari.
Grand Theft Auto VI potrebbe essere solo il primo
Nintendo ha dimostrato che gli aumenti di prezzo possono funzionare. The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ha raggiunto ad esempio i 70 dollari vendendo oltre 20 milioni di copie. Questo dimostrerebbe che, se giustificati dalla qualità, i prezzi più alti non scoraggerebbero i giocatori.
Per alcuni sviluppatori rilasciare Grand Theft Auto VI ad un prezzo più elevato rappresenterebbe un’opportunità per ridefinire il valore dei videogiochi.