Mountain View ha migliorato il modo in cui il browser Google Chrome gestisce le risorse con l’obbiettivo di garantire una maggiore autonomia quando si utilizza un computer MacBook. Grazie a questi nuovi interventi un MacBook Pro da 13 pollici con chip M2 dovrebbe garantire ad esempio 18 ore di streaming video su YouTube e 17 ore di navigazione su Internet.
Nello specifico gli sviluppatori di Big G avrebbero ottimizzato due aspetti dell’applicazione. Il primo riguarda i timer JavaScript, in questo caso infatti l’implementazione avrebbe riguardato in particolare i timer obsoleti che il browser sarà in grado di rimuovere. Nello stesso modo verranno limitati i riavvii della CPU in standby che determinano dei picchi nel consumo di energia.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, è stata migliorata la gestione degli iframe, gli elementi HTML che consentono di incorporare una pagina Web all’interno di un’altra, facendo in modo che il sistema impegni una quantità minore della memoria disponibile nella gestione di quelli che persistono all’interno di essa soltanto per pochi secondi.
Altri interventi minori hanno riguardato il modo in cui Chrome accede ai dati, identificando le strutture per le quali gli accessi tendono ad essere più frequenti, e l’eliminazione dei redraw non necessari, cioè i processi di aggiornamento delle immagini visualizzate a schermo in risposta a un cambiamento nell’interfaccia utente o dei dati elaborati.
Questi aggiornamenti dovrebbero essere disponibili per tutti gli utilizzatori di MacBook nel corso delle prossime settimane (ma potrebbero bastare alcuni giorni). I responsabili del progetto avrebbero comunque già anticipato che nel prossimo futuro vi saranno degli interventi analoghi anche nelle versioni di Chrome per Android, Linux e Windows.