La brevissma storia di Windows 10 October 2018 Update, ultimo aggiornamento cumulativo per il sistema operativo della Casa di Redmond, è stata particolarmente travagliata. L’annuncio del suo rilascio venne dato il 2 ottobre, ma la distribuzione del package venne bloccata nel giro di poche ore dopo l’individuazione di una problematica non rilevata dagli sviluppatori.
E’ così passato un mese durante il quale l’aggiornamento è rimasto indisponibile e Microsoft ha lavorato per correggere più velocemente possibile tutti i bug e le vulnerabilità segnalati nel frattempo dai tester iscritti al programma Insider. Ora i problemi scoperti dovrebbero essere stati risolti per ammissione della stessa casa madre, ma non si ha ancora notizia di un nuovo rilascio.
Attualmente Windows 10 October 2018 Update sarebbe presente soltanto nel 2.3% dei computer di coloro che possiedono un’installazione della piattaforma, contestualmente l’88.3% utilizzerebbe un terminale basato su Windows 10 April 2018 Update. Esisterebbe poi una percentuale abbastanza cospicua di terminali rimasti a build ancora più datate.
E’ probabile che il gruppo capitanato da Satya Nadella abbia scelto la via dell’estrema cautela prima di procedere al rollout, il bug rilevato ad inizio ottobre era infatti abbastanza preoccupante e in alcuni casi (fortunatamente abbastanza rari) poteva determinare la cancellazione dei file presenti all’interno della cartella "Documenti".
A questo punto non resta che attendere le decisioni dell’azienda, nel 2015 Microsoft aveva deciso di non realizzare ulteriori sistemi operativi dopo il rilascio di Windows 10 e di migliorararlo nel tempo proprio grazie al rilascio di aggiornamenti cumulativi che ne arricchissero le funzionalità e ne incrementassero il livello di sicurezza.