Secondo la redazione del Financial Times, il principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, Tim Cook, CEO della Casa di Cupertino ed erede del fondatore Steve Jobs, è la "persona dell’anno"; un riconoscimento concesso a quello che è attuamente considerato uno dei dirigenti d’azienda più capaci al Mondo.
Una buona notizia per l’amministratore delegato di Apple, ammesso che egli sia realmente interessato a questo tipo di tributi, che invece non otterrà il titolo di "uomo dell’anno" dallo statunitense Time i cui giornalisti hanno di dedicare la proria copertina ai tanti medici e operatori che ogni giorno rischiano la vita per combattere l’epidemia di Ebola.
Non soltanto secondo il Financial Times, Tim Cook sarebbe riuscito a invertire la rotta della propria azienda dopo un 2013 non particolarmente brillante; a confermare le capacità del manager vi sarebbe il valore del brand della Mela Morsicata, in assoluto il più alto mai misurato nonostante la concorrenza di marchi come Google e Facebook.
Il rilascio dell’Phone 6 e quello dell’iPhone 6 Plus (il primo phablet mai commercializzato dalla Apple), così come la presentazione dell’Apple Watch (a sua volta il primo smartwatch realizzato dal gruppo) avrebbero dimostrato per l’ennesima volta che la squadra di Tim Cook è ancora in grado di proporre dispositivi altamente innovativi.
Tim Cook avrebbe meritato il riconoscimento della testata britannica anche per il fatto di aver dimostrato che un omosessuale dichiarato, il suo coming out ufficiale risale proprio al 2014, può operare senza alcun problema in un ambiente "conservatore" come quello finanziario evitando paventati danni d’immagine per sè e per la propria azienda.