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Facebook Jobs anche in Italia

Facebook Jobs, la piattaforma di Menlo Park che permette di incrociare domanda e offerta di lavoro, è ora disponibile anche per gli utenti della Penisola. Si tratta di un progetto nato per offrire un’alternativa a LinkedIn, proprietà della Casa di Redmond, integrando alcune funzionalità tipiche del social network in blue.

Per un lungo periodo Facebook Jobs è stato messo a disposizione dei soli utenti statunitensi e canadesi, ora Mark Zuckerberg e soci hanno deciso di estendere il numero delle localizzazioni raggiungendo altri 40 paesi tra cui, appunto, l’Italia. Il funzionamento del servizio è molto semplice e per diversi aspetti non si discosta da quello della concorrenza.

Le aziende interessate all’assunzione di nuovi collaboratori avranno a disposizione l’apposita scheda "Jobs" sulle loro pagine Facebook per la pubblicazione degli annunci, questi ultimi potranno essere diffusi anche sul news feed sotto forma di advertising. Nel contempo chi è alla ricerca di lavoro potrà comunicare con le aziende via Messanger o compilare il form per la candidatura online.

Facebook Jobs è stato concepito per moltiplicare le occasioni di networking in ambito professionale, esso è collegato ad un social network che conta oltre 2 miliardi di iscritti in tutto il Mondo e decine di milioni soltanto nel Belpaese. Se sfruttata a dovere questa opportunità dovrebbe consentire a diversi candidati di trovare finalmente la posizione a loro più congeniale.

Quale potrebbe essere l’effetto di una diffusione più capillare di Facebook Jobs a danno di LinkedIn? E’ probabile che l’esistenza di una nuova grande realtà spinga quest’ultimo a migliorare ulteriormente il proprio servizio, magari integrando nuove funzionalità che rendano ancora più semplice trovare lavoro o lavoratori da assumere.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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