back to top

Facebook cancella il gioco "Rimbalza il clandestino"

"Rimbalza il clandestino" è un gioco recentemente apparso su Facebook e cancellato nel giro di pochi giorni dal social network in seguito a numerose polemiche che hanno visto tra l’altro l’intervento dell’Arci a cui ha fatto seguito anche ad una denuncia.

Il gioco, distribuito tramite il network sociale più grande della Rete, consisteva nel puntare con il mouse delle barche virtualmente cariche di clandestini e respingerle con un click, a seconda del numero di natanti bloccati era possibile passare ad un livello successivo.

"Rimbalza il clandestino" è stato ideato dal figlio del leader leghista Umberto Bossi e le polemiche, oltre che per il delicato argomento trattato, sono state dovute in particolare alle pesanti tragedie del mare che recentemente hanno visto coinvolti numerosi migranti.

L’introduzione all’applicazione era abbastanza laconica: "L’obiettivo di questo gioco è mantenere il controllo dei clandestini che arrivano in Italia", difficilmente la rimozione da Facebook ne ostacolerà la diffusione e la polemica intorno ad esso non è destinata a sopirsi in fretta.

Pubblicità
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

Instagram e Facebook rimuovono milioni di filtri di bellezza

A partire dal 14 gennaio 2025 gli utenti di...

Meta rimuove i chatbot AI indesiderati da Instagram e Facebook

Nel settembre 2023 Meta ha introdotto dei chatbot AI...

Instagram permette di testare i Reel prima della condivisione

Meta ha annunciato l'introduzione di una nuova funzionalità per...

Meta: rimuoviamo troppo contenuti leciti

Nick Clegg, responsabile degli Affari Globali di Meta, ha...

Meta: abbonamenti a Facebook e Instagram in sconto

Meta ha reso noto che, a partire da novembre...

Bot AI sui social media. Le piattaforme sono vulnerabili

Un recente studio condotto dall'Università di Notre Dame sui...
Pubblicità