Nuova iniziativa della Commissione Europea per la standardizzazione degli accessori per i dispositivi elettronici: tutti i caricabatteria, indipendentemente dalla tipologia di device per cui sono stati realizzati, dovranno essere prodotti rispettando il medesimo standard. In questo modo vi sarà un minore impatto per l’ambiente e diminuiranno le spese per i consumatori.
I caricabatterie rappresentano una parte importante dei rifiuti elettronici prodotti quotidianamente in tutti il mondo e questa problematica costringe le istituzioni a riflessioni importanti riguardo alla sostenibilità, nel contempo gli utenti devono spesso fronteggiare l’incompatibilità degli accessori con i dispositivi posseduti e questo è dovuto all’utilizzo di tecnologie e connettori differenti da parte dei produttori.
Per risolvere tale criticità il Commissario europeo per il Mercato Interno Thierry Breton ha presentato quello che dovrebbero essere lo standard che presto le aziende saranno obbligate a rispettare: l’USB-C. Tale scelta sarebbe stata motivata dal fatto che attualmente si tratta della forma più diffusa di collegamento tra dispositivi e accessori.
Il processo di standardizzazione dei dispositivi elettronici e degli accessori era già in atto da tempo
Breton ha voluto minimizzare il possibile impatto di questo cambiamento sul business delle case produttrici, a tal proposito infatti egli ha ricordato che la battaglia per l’unificazione degli standard negli stati membri della UE è iniziata diversi anni fa e che è stato soltanto grazie ad essa se i sistemi utilizzati sono passati nel tempo da ben 30 ad appena 3.
Se in precedenza il problema dello standard di connessione per la ricarica riguardava quasi esclusivamente gli smartphone, oggi i dispositivi elettronici in circolazione sono in numero nettamente maggiore (smartwatch, tablet, cuffie, speaker..) e contemporaneamente è aumentato anche il numero di formati utilizzati per i loro accessori.