L’Europa, non ha mai attraversato un periodo di crisi così lungo e profondo dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale; quali le cause di questa contingenza? La mancanza di una politica monetaria comune? Gli speculatori finanziari affamati di soldi? La concorrenza asiatica? Forse, ma c’è anche chi propone ipotesi più azzardate.
Secondo quanto recentemente proposto da Haydn Shaughnessy, esperto in social business e collaboratore della prestigiosa rivista Forbes, la causa della crisi del Vecchio Continente andrebbe ricercata nella diffusione di dispositivi basati sulle piattaforme mobili Android e iOS.
Tali sistemi operativi sarebbero alla base delle difficoltà finanziarie della Nokia, la più grande azienda high tech europea, e conseguentemente di tutto l’indotto creatosi attorno ad essa; i guadagni un tempo fiorenti di Espoo finirebbero ora in altre tasche, soprattutto statunitensi e asiatiche (Apple, Foxconn, Samsung, LG..).
La tesi di Shaughnessy è discutibile da molti punti di vista perché non tiene conto delle specificità dei vari stati che compongono l’Eurozona, è vero però che la crisi della Nokia è un importante segnale delle difficoltà incontrate dall’Europa in un mercato che richiede innovazioni continue.