All’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina Elon Musk aveva deciso di sostenere quest’ultima mettendo a disposizione i satelliti di Starlink, il network di proprietà della SpaceX che permette di accedere ad Internet in Banda Larga e a bassa latenza da qualsiasi punto del globo. Nelle ultime ora però si è diffusa la voce di un possibile dietrofront da parte dell’uomo più ricco del mondo.
I costi per garantire Starlink agli ucraini rappresentano una perdita ingente per SpaceX
Più precisamente, stando alle notizie circolate in proposito, Musk avrebbe chiesto al Pentagono di contribuire alle spese per l’erogazione del servizio in favore di Kiev. Non ricevendo una risposta positiva, almeno in fase iniziale la sua intenzione sarebbe stata quella di ritirare i propri satelliti, privando l’Ucraina di un supporto fondamentale per le comunicazioni.
A conferma di ciò vi sarebbe stato un tweet dell’imprenditore dove veniva precisato che SpaceX non avrebbe potuto sostenere da sola le connessioni degli Ucraini a tempo indeterminato. Quindi, senza richiedere alcun pagamento per ingenti le spese già sostenute, l’azienda avrebbe voluto almeno un contributo per l’impiego futuro di Starlink.
Probabilmente anche Musk, come moltissimi altri, era convinto che la guerra tra i due Paesi non sarebbe durata a lungo. Ora però, a circa 8 mesi dalle prime operazioni militari, le previsioni sarebbero tuttaltro che ottimistiche e l’Ucraina potrebbe avere la necessità di sfruttare la rete di Starlink ancora per svariati mesi se non addirittura anni.
Nel suo ultimo tweet a riguardo Musk ha comunque confermato che l’aiuto gratuito all’Ucraina continuerà nonostante la perdita economica a danno di SpaceX. è comunque bene precisare che la decisione di attivare Starlink a sostegno di Kiev fu un’iniziativa volontaria dell’imprenditore e non il frutto di un accordo con la Difesa degli Stati Uniti.