La EA (Electronic Arts), storica game house californiana, sarebbe alla ricerca di un compratore dopo la chiusura degli accordi commerciali con la FIFA (Fédération Internationale de Football Association) che da circa trent’anni le permetteva di pubblicare i propri videogame dedicati al calcio e di sfruttare le immagini di squadre e giocatori.
Tra le aziende contattate per una possibile cessione vi sarebbero state la Comcast, proprietaria di Sky, Apple, Amazon e Disney. L’obbiettivo potrebbe essere quello di dar vita ad una maxi acquisizione come per esempio quella che lo scorso gennaio vide Microsoft prendere il controllo di Activision Blizzard per quasi 70 miliardi di dollari.
Tra tutte le trattative attivate quella con NBCUniversal sarebbe stata forse la più vicina ad andare in porto, questo perché Brian Roberts, il CEO di Comcast, avrebbe manifestato un interesse in un’eventuale fusione con al vertice Andrew Wilson, l’attuale massimo dirigente della EA. A far naufragare l’operazione sarebbero stati dei disaccordi riguardanti l’offerta economica.
Per quanto riguarda invece la Casa di Cupertino, quest’ultima ha già di dimostrato di essere interessata ad investire nel mercato videoludico con il lancio di Apple Arcade. Nonostante Tim Cook e soci non possano di certo lamentarsi per quanto riguarda le disponibilità di cassa, è comunque difficile pensare che vogliano puntare decine di miliardi di dollari nel futuro del settore.
Nonostante il brutto colpo subito a causa del mancato rinnovo con la FIFA, EA può ancora contare su un network composto da circa mezzo miliardo di giocatori creato anche grazie a titoli di grande successo come "Need for Speed" e "Mass Effect". Il suo valore di mercato è quindi estremamente elevato e per questo motivo i potenziali compratori non sono molti.