Secondo il report intitolato "Valuing Cyber Risk" di Interbrand e Infosys, nel lungo periodo le grandi aziende del Pianeta potrebbero subire perdite fino a 233 miliardi di dollari a causa dei Data Breach. Tale stima sarebbe stata effettuata tenendo conto dei 100 brand più importanti a livello mondiale e delle conseguenze derivanti da rilevanti perdite di dati.
La valutazione di lungo periodo è fondamentale in quanto le conseguenze derivanti dalle violazioni di dati spesso non si manifestano nell’immediato, subito dopo il verificarsi degli incidenti, e generano un impatto anche su fattori come l’affidabilità e la reputazione dei marchi che hanno un’importanza fondamentale per il fatturato di una grande società nel corso degli anni.
Ma quali sono le compagnie che corrono i maggiori rischi nel caso di un Data Breach? Secondo i ricercatori al primo posto vi sarebbero le Big Company che operano nel settore High Tech, per motivi facilmente comprensibili, ma dovrebbero fare particolare attenzione anche le piattaforme che erogano servizi finanziari e le compagnia automobilistiche.
Dal punto di vista prettamente economico, a subire le maggiori perdite in rapporto alle entrate dovrebbero essere invece le aziende del lusso e quelle che commercializzano beni di consumo, risulta quindi evidente quanto l’impegno in termini di tempo e risorse per la Cybersecurity non dovrebbe più essere considerato un costo ma un investimento.
Volendo ragionare su delle cifre basterebbe analizzare il dato secondo cui l’industria dei beni di consumo potrebbe perdere fino a 45 miliardi di dollari a causa di incidenti particolarmente gravi, quella dell’automotive fino a 4.2 miliardi, quella della Fintech fino a 2.6 miliardi e quella del lusso fino a 2.4 miliardi ma con un impatto di oltre il 100% sugli utili.