Come promesso nelle scorse settimane dagli sviluppatori del browser Web più utilizzato al Mondo, Chrome 89 integra alcune novità appositamente dedicate ad ottimizzare il consumo della memoria RAM in ambiente Windows. Il miglioramento dal punto di vista delle performance è dato dall’implementazione di PartitionAlloc, una funzionalità che si occupa appunto di allocare efficacemente le risorse.
Nonostante le qualità indubbie dal punto di vista della sicurezza e della user experience, l’applicazione di Google è sempre stata criticata proprio per l’eccessiva occupazione di memoria registrata nelle precedenti release, qualche intervento significativo in questo senso era stato apportato con la versione 87 ma è con la 89 che si dovrebbero ottenere i benchmark migliori.
Il lavoro svolto a carico di PartitionAlloc, che agisce in particolare sul motore di rendering Blink, riuscirebbe a ridurre il consumo di RAM fino al 22% nelle installazioni per Windows su architettura a 64 bit, il partizionamento porterebbe inoltre a liberare fino a 100 MB di memoria associata alle schede aperte dall’utilizzatore ma non utilizzate.
Buone notizie anche per i possessori di terminali Mac, con un punteggio dell’Apple Energy Impact che nei casi migliori andrebbe a migliorare di 65 punti percentuali, per quanto riguarda invece le schede aperte ma non attive il miglioramento andrebbe a sfiorare l’8% contro il 20% che è il massimale garantito dai 100 MB liberati su Windows.
Per quanto riguarda invece Chrome sui dispositivi Android si dovrebbero avere tempi di avvio inferiori del 7.5% rispetto al passato, caricamenti di pagina il 2% più rapidi nonché un minor utilizzo della memoria RAM fino al 5%. Da segnalare anche la funzionalità Freeze-Dried Tabs che scarica delle copie delle schede alleggerite in avvio mantenendo le originali in background.