La Casa di Cupertino avrebbe acquisito il controllo della Silk Labs, un’azienda specializzata nel realizzare soluzioni per l’AI. Non sarebbero ancora disponibili conferme ufficiali riguardanti l’acquisizione, Apple è in genere molto riservata quando effettua questo tipo di operazioni, ma l’idea degli analisti è che il gruppo sia alla ricerca di nuove competenze per migliorare la propria offerta consumer.
L’esigenza di mettere le mani su una startup che ha il suo core business nelle ricerche per le Intelligenze Artificiali potrebbe essere interpretata in vari modi, a cominciare dalla necessità di migliorare le piattaforme di assistenza virtuale, Siri infatti registrerebbe un forte ritardo rispetto a proposte concorrenti come per esempio Assistente Google.
Vi sarebbe poi un discorso legato al futuro dei dispositivi prodotti dalla Morsicata. Importanti rappresentanti degli ambienti finanziari, tra cui anche la banca d’affari Goldman Sachs, avrebbero confermato che la compagnia starebbe faticando sempre di più a mantenere il suo "pricing power", cioè la capacità di vendere i propri device ad un prezzo elevato facendo leva sul potere attrattivo del brand.
A tal proposito sarebbe stato proposto l’esempio dell’iPhone Xr, uno smartphone distribuito al prezzo di 750 dollari (quindi "low cost" per gli standard di Apple) che sarebbe stato accolto con poco entusiasmo perché troppo costoso rispetto alle funzionalità offerte. Cio sarebbe vero in particolare nei mercati emergenti, dove il marchio di Cupertino è nettamento meno forte rispetto a quanto non lo sia negli Stati Uniti.
Silk Labs potrebbe dare il suo contributo proprio in questo senso, consentendo di implementare nuove feature che rendano gli iDevice più attrattivi. Le tecnolgie della startup sono poi note per essere "privacy centriche", una caratteristica che potrebbe rivelarsi fondamentale in vista dell’inasprimento delle leggi sulla tutela dei dati personali annunciato dall’amministrazione Trump.