Se alcuni mesi fa sembrava che il lancio commerciale dell’iCar fosse praticamente dietro l’angolo, la recente decisione della Casa di Cupertino, intenzionata a privarsi di ben 200 dipendenti impiegati nel cosiddetto Project Titan, potrebbe essere la spia di un minore impegno dell’azienda nel settore delle auto a guida autonoma.
In realtà la notizia dei licenziamenti non sarebbe stata confermata ufficialmente, mentre dovrebbe essere certa quella riguardante la registrazione di 200 esuberi. Secondo alcune fonti Tim Cook e soci potrebbero aver deciso di percorrere la strada del ricollocamento, mantenendo quindi le unità coinvolte all’interno del proprio organico.
Project Titan non è nuovo a ristrutturazioni, anche a livello dirigenziale. A tal proposito basterebbe ricordare l’avvicendamento al vertice avvenuto lo scorso anno, quando Bob Mansfield (attualmente Vice Presidente Senior della divisione Macintosh Hardware Engineering) lasciò il posto ad un Doug Field precedentemente impiegato presso Tesla.
Il progetto di Apple subì inoltre un importante rimaneggiamento durante il 2016, quando secondo alcuni analisti la compagnia cominciò a considerare troppo risicati i margini potenzialmente derivanti da un investimento elevato nelle driverless car. Allora in molti parlavano della possibilità di vedere una prima iCar in strada già entro il 2019.
L’impianto Project Titan sarebbe stato poi modificato più volte: partito con l’obbiettivo di produrre un veicolo da destinare al mercato, esso sarebbe stato poi riconvertito in un laboratorio per lo studio di soluzioni software basate sul machine learning e utilizzabili nel comparto automotive.