Secondo le stime effettuate da Jim Suva e Asiya Merchant, entrambi analisti di Citigroup, la Casa di Cupertino avrebbe circa il 40% di probabilità di divenire proprietaria di Netflix nel corso del 2018. Il noto servizio per il video streaming è però diventato da tempo un colosso dell’high tech, la sua acquisizione potrebbe quindi costare molto cara al gruppo capitanato da Tim Cook.
Per la precisione parliamo di ben 85 miliardi di dollari, Apple ha però dalla sua parte una capitalizzazione pari a ben 880 miliardi di dollari che la rende economicamente più forte di multinazionali come Alphabet (il conglomerato finanziario a cui fa capo Google), Microsoft e Amazon, tutte potenzialmente interessate ad accogliere Netflix in famiglia.
Inutile cercare eventuali conferme di un reale interesse da parte della Mela Morsicata nei confronti del gruppo fondato da Hastings e Randolph, fino ad ora non vi sarebbe stata alcuna trattativa e i vertici di Cupertino si sarebbero limitati ad esprimere il loro apprezzamento per il modello di business che ha permesso a Netflix di primeggiare nel suo comparto di riferimento.
Ma perché Apple dovrebbe avventurarsi in investimento di tali dimensioni? Fino ad ora la compagnia non si è mai resa protagonista di acquisizioni colossali, il recente controllo su Shazam ha comportato per esempio una spesa di circa 400 milioni di dollari ed è mirato con tutta probabilità al potenziamento del preesistente Apple Music.
Fino ad oggi Netflix è stata interessata da una forte tendenza alla crescita, ma non è detto che questo andamento sia destinato a proseguire nel corso dell’anno corrente; tra gli ostacoli da superare vi è infatti la concorrenza sempre più agguerrita nel settore dello streaming, come per esempio quella della Disney che avrebbe recentemente abbandonato Netflix per proporre un’alternativa propria a quest’ultima.